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Locus of Control: perché è cruciale per la tua felicità e come spostarlo verso l’interno

  • Immagine del redattore: Anita Casale
    Anita Casale
  • 26 nov
  • Tempo di lettura: 7 min

locus of control: fare le proprie scelte

C'è un momento, a volte, in cui ci si siede stanchi sul divano e si guarda fuori dalla finestra, mentre la vita continua a sfrecciare, e si ha la netta sensazione di essere un passeggero.. non un guidatore, ma un passeggero, a volte persino un bagaglio. Si aspetta che il vento cambi, si spera in una telefonata, in un colpo di fortuna, in un evento esterno che faccia finalmente scattare l'interruttore e aggiusti tutto ciò che non va.


Questa attesa, lo ammetto, ha un suo confort perverso. Ti assolve: se non sei tu a muovere i fili, non sei tu il responsabile quando le cose cadono a pezzi. È colpa della congiuntura astrale, del capo ingiusto, di "come va il mondo oggi". Ci si sente sollevati nel dichiararsi innocenti, anche se questo sollievo è una trappola, che, giorno dopo giorno, erode la cosa più preziosa che abbiamo: la nostra forza interiore e la convinzione di contare qualcosa.


Quando l’esistenza si trasforma in una serie di eventi che subiamo invece di creare, cadiamo in un meccanismo che gli psicologi definiscono il vittimismo involontario. Non siamo cattivi, né deboli: siamo solo fragili, perché abbiamo appeso la nostra stabilità a un gancio che sta fuori di noi, vulnerabile a ogni folata di vento.


È qui che entra in gioco un concetto cruciale che funge da vera e propria bussola psicologica della tua vita: il Locus of Control (LoC)


Non è l'ennesima teoria da manuale, ma il fondamento della tua libertà. Ti indica, senza mezzi termini, se tu credi che le conseguenze delle tue azioni (i successi e i fallimenti) dipendano dalle tue scelte e dal tuo impegno, oppure dal destino, dalla fortuna, o dal volere degli altri.


Riprendere il volante non significa diventare infallibili. Significa semplicemente capire che la vera serenità e la felicità non sono eventi esterni da aspettare, ma risultati interni da costruire, mattone dopo mattone. Questo articolo è la mappa per far uscire la tua vita dal parcheggio dell'attesa e rimetterla in carreggiata, spostando l'ago di quella bussola interiore verso di te.


La trappola dell'esterno: Il locus of control esterno (LoCE)


Quando il nostro Locus of Control (LoC) punta all'esterno, stiamo essenzialmente firmando una delega in bianco sul nostro destino. Il Locus of Control Esterno (LoCE) si manifesta ogni volta che attribuiamo ciò che ci accade a fattori che percepiamo come immutabili e al di fuori della nostra portata: la sfortuna, il destino avverso, la cattiveria delle persone, o il sistema che ci rema contro. Il credo silenzioso è:


"Non importa quanto mi impegni, tanto il risultato è già deciso da forze maggiori.”


Questo atteggiamento, per quanto possa sembrare un rifugio, è una prigione emotiva. Il costo psicologico del LoCE è altissimo. Se il successo è dovuto solo alla fortuna, non provi vera gioia, ma sollievo fugace. Se il fallimento è dovuto solo a cause esterne, non puoi imparare o migliorare, e l'unica emozione che resta è l'ansia cronica. Vivendo in balia di un mondo che non possiamo influenzare, la mente si convince che ogni sforzo è vano, portando a passività e a un senso profondo di inadeguatezza.


Osserva il linguaggio che usiamo nella vita di tutti i giorni. Il LoCE è palese quando diciamo: "Non posso cambiare lavoro per colpa della crisi" (Il sistema è più forte di me), oppure "Non mi sono realizzato perché i miei genitori non mi hanno sostenuto" (La colpa è nel passato, altrove). Queste sono le corde che, metaforicamente, trasformano l'individuo in un burattino mosso non solo dalla mano di qualcun altro, ma dalla percezione che i fili siano nelle mani del caso. È l'immagine del personaggio di una tragedia che si lamenta del Fato, dimenticando che ogni reazione è comunque una scelta.


Il paradosso del LoCE è questo: ci dà il comfort temporaneo della non-responsabilità ("Non è colpa mia"), ma ci ruba la gioia duratura della padronanza ("Non è merito mio"). È un veleno lento per l'autostima, perché se credi di non poter fare la differenza, smetti di agire come se la tua vita contasse davvero. Ed è in quel momento che ci si allontana dall'autenticità, uniformandosi a ciò che "il destino" ci ha preparato, invece di forgiare il nostro cammino.


L'ancora interiore: il locus of control interno (LoCI)


Se il LoCE ci lega ai fili invisibili del Fato, il Locus of Control Interno (LoCI) è la dichiarazione di indipendenza. Chi possiede un LoCI saldo crede fermamente che le conseguenze della propria vita – i successi, i fallimenti, le gioie e le cadute – siano il risultato diretto delle proprie azioni, del proprio impegno, e delle scelte fatte.


Questo non è egocentrismo, ma un atto di profonda responsabilità, intesa non come un peso, ma come un potere. Sviluppare il LoCI significa smettere di chiedere al mondo di aggiustare le cose e iniziare a chiedersi: 


“Cosa posso fare io, qui e ora, per cambiare la traiettoria?”



Locus of Control esterno

Il LoCI è il pilastro su cui si erge l'autoefficacia: quella convinzione, essenziale per la salute mentale, di poter agire con successo per raggiungere i propri obiettivi. Quando senti che le tue scelte contano, l'ansia diminuisce drasticamente. Non devi più temere il caos esterno perché sai che, indipendentemente da cosa accada fuori, la tua reazione e la tua resilienza sono saldamente sotto il tuo controllo.


Questo è l'aspetto più autentico e pratico dell'esistenzialismo nella vita di tutti i giorni. Come hanno teorizzato i filosofi, l'uomo è la somma delle sue scelte; siamo noi a dare significato alla nostra esperienza, non il destino. Il LoCI ti obbliga a essere l'autore, il regista, e l'attore protagonista della tua vita.


Il collegamento con la vera felicità è indissolubile. La felicità non è una condizione esterna (un conto in banca, un partner, un successo), ma uno stato interiore di padronanza e significato. Quando sai che i tuoi sforzi sono la radice dei tuoi risultati, la gratificazione è profonda, l'autostima è ancorata al tuo valore intrinseco (e non alla validazione altrui), e la vita acquista un senso di scopo inattaccabile.


Esercizi per il Locus of Control Interno 


Capire il concetto è solo il primo passo. Il LoC è un muscolo mentale e, come tutti i muscoli, ha bisogno di essere allenato. Spostare l'ago della bussola dall'esterno all'interno non è un evento magico, ma una serie di scelte quotidiane consapevoli. Ecco tre esercizi fondamentali per sviluppare una mentalità orientata al Locus of Control Interno.


Esercizio 1: L'analisi del fallimento (responsabilità consapevole)


Quando un progetto fallisce, quando una relazione finisce male o quando un obiettivo non viene raggiunto, la reazione immediata del LoCE è: "È colpa di X o Y." Il nostro esercizio è tracciare una linea di demarcazione netta.

Prendi un evento negativo recente e dividi un foglio in due colonne:


  • Colonna 1 (Esterno / Incontrollabile): Cosa è successo che era oggettivamente fuori dal tuo controllo? (Es.: La malattia improvvisa di un collaboratore, un cambio di legge, il maltempo.)

  • Colonna 2 (Interno / Controllabile): Cosa hai fatto o non fatto che ha influenzato il risultato? Quali scelte, quale impegno, quale pianificazione potevano essere migliori? (Es.: Non ho fatto il backup dei dati, ho procrastinato, non ho chiesto aiuto per tempo.)


Questo processo ti permette di disinnescare la frustrazione generalizzata. Invece di sentirti una vittima in balia del caos, impari a isolare le vere leve del cambiamento. Il fallimento diventa immediatamente una lezione mirata, non una condanna del destino.


Esercizio 2: Il registro delle vittorie (Costruire l'autoefficacia)


L'autostima di chi ha un LoCI si basa sul valore intrinseco, non sulla validazione esterna. Dobbiamo educare il cervello a riconoscere la correlazione diretta tra i nostri sforzi e i risultati positivi.


Ogni sera, o almeno tre volte a settimana, prenditi cinque minuti per annotare una "vittoria del giorno". Non deve essere un successo epocale. Può essere: "Ho mantenuto la promessa di andare in palestra nonostante la stanchezza," oppure "Ho gestito con calma una situazione tesa con il mio capo."


Sotto ogni vittoria, scrivi la ragione: "Questo è accaduto grazie a..." e specifica un tuo attributo o una tua azione (disciplina, onestà, la scelta di agire, la preparazione). Questo esercizio ancorerà la tua autostima alla tua capacità di agire efficacemente (autoefficacia) e non alla fortuna.


Esercizio 3: la "sfera di influenza" (Limitare il Caos Esterno)

Quando l'ansia ci assale, è perché stiamo sprecando energia mentale su cose che non possiamo cambiare (il traffico, le decisioni del governo, l'opinione degli altri, le guerre lontane).


Disegna tre cerchi concentrici:

  1. Cerchio esterno (La sfera della preoccupazione): Tutto ciò che ti preoccupa e che non puoi minimamente influenzare. (Lascialo lì, limitati a esserne consapevole.)

  2. Cerchio medio (La sfera di influenza): Ciò che non puoi controllare direttamente, ma su cui puoi agire indirettamente. (Es.: L'umore dei colleghi – puoi influenzarlo con la tua calma e gentilezza.)

  3. Cerchio interno (La sfera di controllo): La tua reazione, il tuo impegno, la tua preparazione, la tua onestà, le tue scelte. Tutta la tua energia deve essere reindirizzata qui.


Concentrandoti solo sulla tua sfera di controllo, disinneschi il rumore tossico del caos esterno. Non puoi controllare il mercato, ma puoi controllare quanto sei preparato ad affrontarlo. È la via maestra per la pace mentale.


Conclusione


scrivere un diario

Arrivati alla fine di questa riflessione, è essenziale fissare un punto: sviluppare un Locus of Control Interno non è la ricerca di una super-forza, ma è il gesto più onesto e radicale che tu possa fare verso te stesso. Non si tratta di controllare ogni singolo evento della vita – sarebbe impossibile e, onestamente, sfiancante. Si tratta invece di scegliere di controllare la tua relazione con gli eventi.


Il mondo continuerà a lanciare sfide, a volte ingiuste, a volte incomprensibili. Ci saranno sempre elementi esterni, come la pioggia inattesa o la decisione altrui, che tenteranno di destabilizzarti. Ma quando il tuo LoC è interno, quegli eventi non sono più il centro della tua storia, sono solo il contesto.


Scegliere il LoCI è l'atto finale di togliere la maschera; significa smettere di ancorare la tua autostima alla validazione esterna o al favore del destino,  accettare che la responsabilità non è una catena, ma una medaglia che attesta la tua piena e totale libertà di essere.


Sei tu l'unico autore del tuo senso di scopo, il guardiano della tua pace mentale, e il costruttore della tua resilienza. Riprendere il volante può sembrare faticoso all'inizio, perché è più facile lamentarsi che agire ma è proprio in questo sforzo che scoprirai la vera gioia e l'unica felicità duratura, quella che non può essere portata via da un colpo di sfortuna o dall'opinione di qualcun altro.


Adesso sai che la tua storia non è un film già scritto e la tua vita non è un gioco d’azzardo, riprendi la tua storia. Sei l'unico a poterla scrivere con autenticità e potenza.

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