Il falso mito del "sono fatto così": come superare i blocchi mentali e iniziare a cambiare te stesso
- Anita Casale

- 10 set
- Tempo di lettura: 4 min

Quante volte ti sei detto "io sono fatto così" per giustificare un'abitudine che non ti piace, una paura che ti blocca o un'occasione che hai lasciato andare? E quante volte l'hai sentito dire da qualcun altro, accettando quella frase come una scusa definitiva?
È una frase che suona innocua, quasi una scrollata di spalle che accetta lo stato delle cose. Eppure, in realtà, è una delle più grandi convinzioni limitanti che possiamo portarci dietro. Questo "mito" non è altro che una trappola mentale che ci convince che siamo immutabili, che la nostra personalità e i nostri comportamenti sono scolpiti nella pietra, impedendoci di credere nel nostro potenziale di cambiamento.
Siamo portati a credere che la crescita personale sia un lusso per pochi, ma in realtà è, di fatto, una possibilità per tutti. In questo articolo, ti guiderò a esplorare perché il "sono fatto così" è un falso mito e ti offrirò gli strumenti per liberarti da questa convinzione. È tempo di smettere di essere spettatori della nostra vita e diventare i veri protagonisti del nostro viaggio.
La scienza del cambiamento: Il falso mito del "sono fatto così"svelato
La psicologia e le neuroscienze oggi ci offrono una prospettiva illuminante che demolisce il mito del "sono fatto così". Il nostro cervello non è un'entità statica, ma un organo incredibilmente dinamico e plastico. Questa caratteristica si chiama neuroplasticità, ed è la nostra più grande alleata nel percorso di crescita personale.
In parole semplici, la neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzare le proprie connessioni neuronali in risposta a nuove esperienze, apprendimenti e sfide. Ogni volta che impari una nuova abilità, cambi un'abitudine o affronti un'idea con una mentalità diversa, stai letteralmente creando nuovi percorsi nel tuo cervello. Le abitudini che pensiamo siano "parte di noi" non sono altro che vie neurali consolidate, ma possono essere modificate e sostituite.
Pensare di essere "fatti in un certo modo" è come credere che un sentiero in un bosco non possa mai diventare una strada. Il sentiero è lì perché è stato percorso molte volte, ma non è l'unica via possibile. Tu hai il potere di deviare il percorso e crearne uno nuovo, più allineato con la persona che vuoi diventare. Questo concetto è alla base di un mindset di crescita, un modo di pensare che accetta la possibilità di migliorare, imparare e evolvere continuamente.
Riconoscere i segnali: la sensazione di essere bloccati

Chiunque si nasconda dietro la frase "sono fatto così" vive una sensazione costante di blocco e frustrazione. Potresti riconoscerla in un profondo senso di insoddisfazione, nella tendenza a procrastinare progetti o sogni, o nell'evitare di affrontare situazioni nuove. Questi non sono difetti della tua personalità, ma meccanismi di difesa che il tuo cervello ha imparato a usare.
Le cause sono spesso radicate nell'autosabotaggio e nella paura. Ti autosaboti perché, inconsciamente, credi che il fallimento confermerebbe la tua convinzione di non poter cambiare, di non essere abbastanza. La paura del giudizio esterno, dell'incertezza e del cambiamento stesso diventa più forte del desiderio di evolvere.
Ma come un buon custode, voglio rassicurarti: non c'è nulla di sbagliato in te. Queste sensazioni sono un campanello d'allarme, un segnale che la tua mente è pronta a smantellare schemi limitanti e a fare spazio a qualcosa di nuovo. Riconoscerli è il primo, fondamentale passo per avviare il tuo processo di trasformazione.
La Mappa per il cambiamento
Il viaggio per superare la convinzione del "sono fatto così" non è un atto di fede, ma un percorso strutturato. Non si tratta di stravolgere la tua vita dall'oggi al domani, ma di fare piccoli, coraggiosi passi, proprio come un esploratore che traccia un nuovo sentiero. Ecco una mappa per iniziare:
Metti in discussione la storia. Ogni volta che ti senti di dire "sono fatto così", fermati. Chiediti: "È davvero la verità, o è solo una storia che mi sono raccontato per sentirmi al sicuro?". Niente ha il potere di bloccarti, a meno che tu non glielo dia. In questo modo, inizi a separare la persona che sei da ciò che credi di essere.
Parti dalla curiosità, non dalla critica. Invece di giudicarti per un'abitudine che non ti piace, esplorala con curiosità. Chiediti: "Che cosa mi spinge a fare questo? Qual è il bisogno che nasconde?". Capire la radice del problema ti dà il potere di risolverlo.
Agisci, anche in piccolo. Il cambiamento non è un evento, ma una serie di azioni. Scegli un'abitudine che vuoi modificare e inizia con il passo più piccolo possibile. Se vuoi essere una persona più attiva, non devi iscriverti subito in palestra, ma magari fare una passeggiata di 15 minuti al giorno. Ogni piccolo passo alimenta la tua fiducia e rafforza i nuovi percorsi neurali.
Trova un alleato nel tuo viaggio. Il percorso di crescita personale può essere un viaggio solitario, ma non deve esserlo. Il supporto di un professionista ti aiuta a rimanere focalizzato, a superare gli ostacoli imprevisti e a celebrare i tuoi progressi. Un life e mental coach è la guida che può accompagnarti a tracciare la tua mappa personale, aiutandoti a scoprire che dentro di te c'è molto più di quanto credi.
Il tuo viaggio comincia ora. Non avere paura di esplorare nuove possibilità e di abbracciare la persona che puoi diventare.




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