Allenare la mente per il futuro: Il segreto della riserva cognitiva
- Anita Casale

- 1 ott
- Tempo di lettura: 6 min

Non so se capita anche a te, ma ci sono giorni in cui ti senti un po' un gatto in mezzo all'autostrada.
Corri, ti affanni, fai mille cose, ma la sensazione è quella di non avere la stessa lucidità di un tempo.
Hai la mente piena, la memoria che ogni tanto fa cilecca, e ti senti come se avessi troppe schede aperte nel tuo browser personale, che rallentano tutto.
È una sensazione comune, un campanello d'allarme che ti dice che forse è arrivato il momento di fare qualcosa per la tua mente, di smettere di darla per scontata e di iniziare a prendertene cura in modo attivo.
Quello che spesso non sappiamo è che possiamo costruire una vera e propria assicurazione per il nostro cervello, un capitale interiore che ci aiuterà ad affrontare le sfide del tempo che passa e della vita di tutti i giorni. Un po' come mettere da parte un gruzzolo per il futuro, ma per la tua mente.
Si chiama riserva cognitiva, un concetto che la psicologia e le neuroscienze ci hanno svelato e che ci dice una cosa bellissima: la tua mente non è un muscolo che si indebolisce, ma un'alleata che puoi allenare, ogni giorno.
La riserva cognitiva: un'assicurazione per il cervello
Hai presente quando metti dei soldi da parte per un'emergenza? Ecco, la riserva cognitiva funziona più o meno allo stesso modo, ma il “capitale” che metti da parte non è fatto di banconote, ma di connessioni neuronali.
È la capacità della nostra mente di essere più flessibile e di trovare strade alternative per svolgere un compito, anche quando una parte del cervello è compromessa.
Per anni si è parlato di riserva cerebrale, un concetto più statico e legato al nostro "hardware" di base: la dimensione del cervello e la densità dei neuroni.
È un concetto passivo, determinato in parte da fattori genetici, ed è come se fosse la nostra dotazione di partenza.
Ma le neuroscienze hanno fatto un passo avanti e, come ci hanno mostrato gli studi, non è solo una questione di "dotazione" ma di "utilizzo".
Nel 2003, lo scienziato Yaakov Stern ha introdotto il concetto di riserva cognitiva proprio studiando i cervelli di pazienti con Alzheimer. Ha dimostrato che le persone con un maggior livello di istruzione e un'attività mentale stimolante mostravano un minor deterioramento cognitivo, nonostante la presenza di placche e grovigli nel loro cervello. Sviluppavano una specie di "software" mentale che permetteva loro di aggirare i danni cerebrali senza che la loro performance cognitiva ne risentisse. È come avere una mappa dettagliata che ti permette di trovare una scorciatoia quando la strada principale è bloccata.
Più recentemente, uno studio di Petrosini, De Bartolo et al. (2009) ha confermato e ampliato questo concetto. Attraverso un approccio sperimentale, hanno dimostrato che l'esposizione a un ambiente ricco di stimoli, ciò che in ambito scientifico si chiama "arricchimento ambientale", può fornire una vera e propria capacità di "resilienza cerebrale".
In pratica, le esperienze di vita e l'ambiente in cui siamo immersi permettono al nostro cervello di usare in modo più efficiente le reti neurali già esistenti o di crearne di nuove, offrendo una protezione extra in caso di eventi patologici. Questo ci dimostra che l'arricchimento ambientale non è una nozione astratta, ma è la vita stessa, in ogni sua sfida, novità e relazione.
Non è mai troppo tardi: Come si costruisce la riserva (anche adesso)
La buona notizia è che, a differenza della riserva cerebrale che ha una componente passiva, quella cognitiva è un processo attivo che puoi allenare in ogni momento della tua vita. Non è mai troppo tardi per iniziare a costruire la tua "assicurazione mentale". Ogni volta che impari qualcosa di nuovo, che ti esponi a un ambiente diverso o che ti metti alla prova, stai letteralmente costruendo e rafforzando le connessioni nel tuo cervello.
Questo non significa che tu debba iscriverti a dieci corsi contemporaneamente o imparare una lingua complessa in un mese. Il segreto è la costanza e la varietà. La mente, come te, ama la novità. Se continui a fare sempre le stesse cose, a percorrere sempre la stessa strada per andare al lavoro o a leggere sempre lo stesso tipo di libri, il tuo cervello si abitua e non ha più bisogno di attivare nuove reti neurali. È come se si annoiasse e smettesse di crescere.

Come si aumenta la riserva?
La ricerca scientifica lo ha dimostrato attraverso il paradigma dell'arricchimento ambientale, dove l'esposizione a un ambiente ricco di stimoli non solo potenzia le capacità mentali, ma rende anche il cervello più resiliente. E la cosa più affascinante è che questo "arricchimento" si può trovare nella vita di tutti i giorni.
Si può aumentare la riserva cognitiva con:
L'apprendimento continuo: Imparare uno strumento musicale, una nuova lingua, un hobby creativo o anche solo una nuova ricetta. Tutto ciò che richiede al tuo cervello di connettere nuove informazioni contribuisce a rafforzare le reti neurali.
L'attività fisica: Studi come quello citato hanno dimostrato che l'esercizio fisico, anche moderato, stimola la neurogenesi e la plasticità sinaptica.
L'impegno sociale: Interagire con altre persone, partecipare a discussioni, confrontarsi con punti di vista diversi mantiene la mente attiva e allena le funzioni cognitive più complesse.
Le sfide mentali: Giochi di logica, puzzle, o anche semplicemente cambiare la tua routine quotidiana per affrontare piccole sfide.
L'uscita dalla zona di comfort non è solo una frase fatta per i guru motivazionali, ma una vera e propria strategia neuroscientifica.
Che tu ti senta un "gatto in mezzo all'autostrada" o una "multipotenziale bloccata", la soluzione sta nel dare alla tua mente nuovi stimoli, piccoli o grandi che siano.
Esercizi pratici per il tuo "allenamento mentale"
Ora che sai che la tua mente è un muscolo che puoi allenare, la domanda è: da dove si comincia?
Non servono esercizi complessi, ma piccole abitudini da integrare nel tuo quotidiano. L'obiettivo non è diventare un "supercervello", ma dare alla tua mente gli stimoli di cui ha bisogno per essere più flessibile e resiliente.
Ecco tre semplici esercizi che puoi iniziare a praticare fin da subito per costruire la tua riserva cognitiva:
La Pratica dell'arricchimento quotidiano
Il modo più semplice per applicare questo principio è introdurre ogni giorno un elemento di novità nella tua routine. Scegli un'attività che fai ogni giorno, come il tragitto per andare a lavoro, e prova a cambiare un piccolo dettaglio: percorri una strada diversa, ascolta un podcast su un argomento che non conosci, o ordina un caffè in un bar nuovo. Queste piccole variazioni costringono il tuo cervello a uscire dal "pilota automatico", creando nuove connessioni neurali e rinforzando quelle esistenti.
L'Esercizio della "mano non dominante"
Svolgere un compito semplice e quotidiano con la mano che non usi abitualmente (come lavarti i denti, mescolare il caffè o aprire una porta) forza il tuo cervello a reclutare nuove aree e a creare percorsi neurali alternativi. È un modo diretto e tangibile per allenare la flessibilità mentale e la capacità di adattamento, dimostrando che anche le azioni più semplici possono avere un impatto profondo sul tuo benessere cognitivo.
La regola del "15 Minuti di apprendimento"
Per contrastare la passività che spesso accompagna l'uso degli strumenti digitali e che drena la tua energia mentale, dedica ogni giorno 15 minuti a un apprendimento attivo. Invece di scorrere i social o la TV, scegli un video su YouTube o una lezione su un'app per imparare qualcosa di nuovo: un accordo con la chitarra, una parola in una lingua straniera, un concetto di business che ti incuriosisce. Questa pratica costante non solo aumenta le tue competenze, ma stimola la plasticità cerebrale e ti fa riprendere il controllo sul tuo tempo e sulla tua mente, trasformando un'abitudine passiva in un'opportunità di crescita.
La tua mente, il tuo futuro
Come hai visto, la riserva cognitiva non è una nozione astratta, ma una pratica quotidiana che puoi iniziare a coltivare in ogni momento della tua vita.
Non si tratta di avere un QI altissimo o di essere un genio, ma di adottare un mindset curioso e di nutrire la tua mente con la varietà di esperienze che la vita ti offre. Ogni piccolo passo, ogni nuova abitudine, ogni volta che scegli di uscire dal pilota automatico, stai costruendo una vera e propria assicurazione per la tua lucidità e il tuo benessere mentale.
La tua mente è il tuo strumento più potente, prendersene cura non è solo un atto di intelligenza, ma un vero e proprio gesto di amore verso te stesso.
Inizia oggi, con un passo alla volta, a renderla più forte, più flessibile e più resiliente, la tua mente ti ringrazierà, adesso e in futuro.




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